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Editoriale – Migliorare il riconoscimento dei crediti e la personalizzazione dei percorsi formativi nei CPIA

Si è svolto a Catania, il 15 e 16 novembre 2023, il III incontro collettivo dei Gruppi di Lavoro Tecnico del Progetto OCSE “Migliorare il riconoscimento dei crediti e la personalizzazione dei percorsi formativi nei CPIA”.

All’incontro hanno partecipato sia Lucia Pacini, direttrice del C.R.R.S.&S. della Lombardia, che il prof. Fabio Chizzolini, referente per l’area logico matematica.

L’incontro è stato fortemente voluto dal MIM e dall’USR Sicilia, come sintesi dei lavori di gruppo che si sono svolti nei mesi precedenti ed esposizione dei risultati raggiunti.

Le sperimentazioni in atto, infatti, hanno bisogno di un’occasione di confronto in plenaria, così da poter ripartire con uno slancio nuovo e una proiezione attiva verso la ricerca e l’utilità che ne può derivare, per i docenti del settore e, in generale, per il sistema scolastico dell’Istruzione degli Adulti.

Hanno infatti presieduto i lavori sia il dr. Lombardo, del MIM, che la dr.ssa Palumbo, dell’USR Sicilia, a riprova del profondo interesse dedicato a questa tematica.

Si ricorda che i Gruppi di lavoro affrontano la tematica del riconoscimento crediti in maniera distinta per i diversi assi: linguistico, matematico, storico sociale, scientifico tecnologico, linguaggi (inglese), e dei Processi.

 

Leggi anche – Linee guida riconoscimento crediti Cpia (piattaforma Ocse)

 

Lo scopo dei Gruppi di Lavoro, quindi, consiste nel confrontare diversi modelli di certificazione dei crediti, anche già in uso, e creare delle convergenze tali da eliminare incertezze e ambiguità, pur nella salvaguardia di specificità territoriali e di contesto.

Durante i lavori di Catania, si sono individuate le criticità comuni che emergono dal lavoro di più gruppi per provare a formulare proposte unitarie. Si sono altresì individuate le priorità da dedicare alla formazione dei docenti su questo argomento, con particolare riferimento agli aspetti valutativi.

 

Si è cercato infine di evidenziare i collegamenti (in termini di analogia e di differenza) tra le competenze del secondo periodo didattico del primo livello e la parte comune del primo periodo didattico del secondo livello (il percorso delle 825 ore).

Il Gruppo dedicato ai Processi, infine, ha ipotizzato un modello di possibile raccordo tra le modalità utilizzate dal CPIA e quelle del mondo del lavoro, del secondo livello e della formazione professionale al fine di individuare modalità che facilitino il passaggio degli studenti da un tipo di percorso all’altro e consentano di valorizzare il senso delle competenze (possedute o da acquisire) per l’orientamento e la costruzione di un percorso personale.

Torniamo sempre a casa con la consapevolezza che il lavoro da affrontare è infinito: ogni certezza, ogni passo ritenuto irrinunciabile, fondante, porta in sé anche la consapevolezza del fatto che nuovi scenari di indagine si aprono, richiedono attenzione, approfondimento, miglioramento. E’ questo forse il bello della ricerca: il metodo, inteso come accompagnamento di qualcosa di più grande: la nostra crescita e non solo quella degli studenti a cui è destinata.

Lucia Pacini – Direttrice CRR&S SaperinRete Lombardia