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Istruzione Penitenziaria

L’istruzione è uno dei perni fondamentali della riabilitazione del detenuto, quello attorno a cui ruota la crescita dell’individualità culturale di ciascuno. Per la specificità del contesto e la particolare utenza la scuola carceraria, pur mantenendo sul piano della didattica e dell’organizzazione un rapporto diretto con il C.P.I.A., assume una configurazione autonoma nella relazione con l’Amministrazione Penitenziaria.

La Scuola in Carcere attira centinaia di soggetti in restrizione della libertà e grazie alla vasta offerta formativa questo numero, di anno in anno, aumenta. In essa confluiscono un gran numero di iscritti. I docenti che operano negli Istituti di Pena danno il via alle attività con la fase di “accoglienza” attraverso la quale i corsisti vengono consapevolmente orientati nei diversi livelli all’interno del gruppo classe.

In attuazione dell’art. 27 della Costituzione della Repubblica Italiana, il MIUR e il Ministero della Giustizia hanno adottato il “Programma Speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia” che ha dato forte impulso all’attività scolastica consentendo la sperimentazione di percorsi certificabili, modulari e flessibili in contenuti e durata, con possibilità di prosecuzione anche dopo l’uscita dal circuito detentivo e finalizzati sia a favorire l’acquisizione ed il recupero di abilità e competenze individuali, sia a sviluppare una politica dell’istruzione integrata con la formazione professionale e supportata dalla collaborazione con le Regioni ed il mondo delle imprese, attraverso percorsi di apprendistato stage e tirocini a sostegno dei soggetti in esecuzione pena, e di quelli sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’Autorità Giudiziaria Minorile, sia minori che adulti.

 

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