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Life Skill 2 – Le interviste “possibili”

 

1)      SEI D’ACCORDO CON L’AFFERMAZIONE: IL CORSO DI LINGUA/PERCORSO DI PRIMO LIVELLO DIVENTA UN LABORATORIO OTTIMALE PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ SOCIALI? PERCHÉ?

LUIGI: Sì, sono d’accordo perché tramite la relazione e la conoscenza dell’altro “si aprono” canali, a volte inaspettati, che stimolano le proprie abilità oltreché l’apprendimento. In tal senso sono profondamente convinto che l’apprendimento passa dalla relazione.

LAURA:  I corsi per adulti sono di per sé un laboratorio di abilità sociali. Gli adulti che partecipano a questi corsi provengono da contesti diversi e hanno esperienze di vita variegate. Durante il corso, hanno l’opportunità di interagire e collaborare con persone provenienti da background diversi, imparando a comunicare in modo efficace, adattarsi a diverse prospettive e lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Questa interazione sociale arricchisce l’esperienza di apprendimento e contribuisce allo sviluppo delle abilità sociali degli adulti partecipanti al corso. Durante le attività di apprendimento, gli studenti sono incoraggiati a lavorare insieme, affrontando sfide linguistiche e culturali. Questa collaborazione favorisce lo sviluppo delle abilità sociali come la comunicazione efficace e la capacità di lavorare in gruppo. Inoltre, l’apprendimento di una nuova lingua per lo studio richiede interazioni costanti con gli altri partecipanti e con l’insegnante. Le conversazioni, le attività di coppia e di gruppo offrono numerose opportunità per praticare le abilità sociali e migliorare la fiducia nell’interagire con gli altri. Gli studenti, per naturale composizione dei gruppi classe, sono esposti a diverse culture e punti di vista durante il corso, il che può aiutarli a sviluppare un senso di empatia e comprensione verso gli altri. Attraverso l’ascolto e la comprensione delle esperienze degli altri, gli studenti imparano a essere più empatici e aperti alle differenze.

DANIELA: …”sono assolutamente d’accordo che il corso di lingua sia un laboratorio ottimale per lo sviluppo delle abilità sociali perché l’apprendimento di una lingua è lo strumento più importante per entrare in relazione con l’Altro…

FABIO: “Sono assolutamente d’accordo con l’affermazione in esame. In un contesto particolare come il nostro, dove si trovano a dover lavorare assieme studenti provenienti da moltissimi paesi diversi, con età molto diverse tra loro e con storie di vita spesso complesse, l’utilizzo e lo sviluppo delle abilità sociali diviene fondamentale, sia per gli studenti che per i docenti stessi.

 

2)  IN CHE MODO, NEI TUOI PERCORSI PER ADULTI, TIENI PRESENTE LO SVILUPPO DELLE LIFE SKILLS DA UN PUNTO DI VISTA METODOLOGICO?

LUIGI: Mettendo la persona al centro del processo di apprendimento, questo processo si traduce in “momenti” interattivi, esperienziali e multisensoriali, mirati a permettere ai corsisti di aprirsi all’ascolto e alla riflessione (stimolare l’empatia). Affinché questo sia possibile cerco di creare fin da subito un clima di fiducia, aperto, accogliente e divertente in cui sia presente la comunicazione intenzionale ovvero un ascolto in cui sono coinvolti più sensi possibili, in modo da favorire l’entrare in relazione con l’altro e far emergere i punti di forza di ognuno; tutto ciò può favorire l’interazione tra i soggetti coinvolti.

LAURA: Per garantire lo sviluppo delle life skills neI percorsi per adulti, adotto diversi approcci metodologici che favoriscono l’acquisizione di competenze sociali, emotive e trasversali.

Di seguito alcune metodologie che uso in classe per favorire lo sviluppo delle life skills:

Attività di problem solving e lavoro di gruppo: Organizzo attività pratiche in cui gli studenti devono affrontare problemi complessi e trovare soluzioni insieme, stimolando così la collaborazione e il senso di responsabilità condivisa. Un esempio concreto dell’applicazione di tale metodologia è stato il laboratorio “La Panchina Rossa”. Durante la realizzazione della Panchina Rossa gli studenti hanno collaborato per progettare un manufatto simbolico contro la violenza di genere. Questa attività ha coinvolto la pianificazione delle fasi di lavoro, la distribuzione dei compiti e la risoluzione di eventuali ostacoli incontrati durante il processo, sviluppando abilità di problem solving e comunicazione efficace.

Discussioni e dibattiti su temi pertinenti: sono solita organizzare sessioni di discussione su argomenti rilevanti che incoraggiano gli studenti a esprimere le proprie opinioni, a confrontare punti di vista e a riflettere criticamente sulle questioni sociali, culturali e linguistiche. Le discussioni sulle implicazioni storiche e sociali delle Pietre di Inciampo rappresentano un esempio di questo approccio, promuovendo il pensiero critico, l’apertura mentale e la capacità di comprendere e apprezzare le prospettive degli altri.

Progetto orientamento “Navigare il Futuro”: All’interno di questo progetto, gli studenti si impegnano nella ricerca e nella pianificazione della propria carriera. Conducono ricerche sulle opportunità di carriera, le competenze richieste e le tendenze del mercato del lavoro. Hanno partecipato a sessioni di discussione e dibattito per esplorare le sfide e le opportunità nel loro percorso professionale, sviluppando così il pensiero critico e la capacità di pianificazione strategica per il futuro.

Integrando queste attività pratiche nei percorsi per adulti, si offrono agli studenti opportunità significative per sviluppare non solo le loro competenze linguistiche, ma anche le abilità sociali, trasversali e di vita che sono fondamentali per il successo personale e professionale.

DANIELA: …”Nel mio lavoro, cerco di sviluppare e valorizzare le life skills creando un clima aperto e accogliente in classe, avendo cura di creare un ambiente neutro e scevro da pregiudizi nella comunicazione didattica, prevedendo sempre attività in cui sia necessario lo scambio e il lavoro di gruppo per una costruzione collaborativa del sapere”…

FABIO: “Come insegnante tento di integrare lo sviluppo delle life skills nel mio lavoro particolarmente in quei momenti di dibattito che spesso emergono tra gli studenti all’interno della classe.  È inoltre fondamentale trovare con essi un giusto equilibrio tra la proposta di un percorso scolastico formale, con tutta la serietà che questo comporta, e la necessità di comprendere ed accogliere tutte quelle difficoltà e quegli ostacoli personali, passati e presenti, caratterizzanti la vita di ciascuno dei nostri studenti. A me pare necessario personalizzare percorsi, richieste e aspettative fin quasi all’estremo, cercando quell’equilibrio sempre sfuggente nel quale non si chiede a nessuno più di quello che potrebbe dare, ma neanche meno. Infine, rendere gli studenti stessi consapevoli di questa ricerca, al fine di poterli reimmettere con successo in un sistema educativo del quale forse avevano perso stima, rendendoli però sufficientemente consapevoli e autonomi da poter poi continuare il percorso. È un lavoro delicato fatto di continui aggiustamenti.

 

3) QUAL È LA DIFFICOLTÀ MAGGIORE CHE INCONTRI?

LUIGI: È sempre abbastanza difficile mettere a proprio agio persone diverse in un contesto (forzatamente) come ad esempio un corso. Non tutti sono subito disponibili ad aprirsi. Per ciò che riguarda i corsi di L2 per i non alloglotti, a volte, può essere proprio la cultura d’origine ad influenzare l’apertura all’altro dunque bisogna lavorare molto per far scoprire la ricchezza che invece può offrire una situazione in cui sono presenti esperienze personali variegate.

LAURA: La resistenza o la mancanza di consapevolezza da parte degli studenti riguardo all’importanza di queste abilità.

DANIELA: …”Negli anni, ho affinato le mie life skills, ho imparato ad adottare tecniche comunicative facilitanti e ad agire come intermediario, ma non avendo avuto una formazione specifica spesso ancora adesso procedo per errori e successivi aggiustamenti. Questa la maggiore difficoltà”.

FABIO: La difficoltà maggiore che incontro è riuscire a far sì che il dialogo possa essere veramente uno scambio produttivo, e non un dialogo tra sordi. Essendo la posta in gioco alta, e il materiale umano enormemente delicato e prezioso, vi sono per forza di cose passioni molto forti tra le persone coinvolte in tale dibattito e spesso sembra non essere possibile trovare un compromesso.

 

4)   RITIENI CHE GLI INSEGNANTI SIANO/DEBBANO ESSERE FORMATI LORO STESSI NELL’ACQUISIZIONE PERSONALE DELLE LIFE SKILLS? PERCHÉ?

LUIGI: Sì, io credo che sia fondamentale che gli insegnanti siano formati nell’acquisizione personale delle life skills, infatti se i docenti in primis sono capaci di comunicare in modo efficace, di mostrare empatia verso l’altro e di utilizzare il pensiero critico per la risoluzione di problemi (e comunque in generale), possono poi essere un esempio, o comunque una fonte d’ispirazione, per il gruppo-classe che hanno di fronte.

LAURA:  La formazione degli insegnanti nell’acquisizione personale delle life skills  è fondamentale perché gli insegnanti non sono solo trasmettitori di conoscenza, ma anche modelli di ruolo per gli studenti e hanno un’influenza significativa sul loro sviluppo personale oltre che scolastico. investire nella formazione degli insegnanti nell’acquisizione personale delle life skills non solo migliora la loro capacità di insegnare in modo efficace, ma li equipaggia anche con strumenti preziosi per guidare gli studenti nel loro percorso di crescita e successo personale e professionale. Gli insegnanti fungono da modelli di comportamento per gli studenti. Il loro modo di comunicare, affrontare i conflitti, lavorare in gruppo e gestire lo stress influenzano direttamente gli studenti. Pertanto, è essenziale che gli insegnanti stessi abbiano competenze solide nelle life skills per poter trasmettere efficacemente queste abilità agli studenti. Gli insegnanti con competenze nelle life skills sono in grado di creare un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo in cui gli studenti si sentono supportati, ascoltati e rispettati. Questo favorisce non solo il successo scolastico, ma anche lo sviluppo personale degli studenti, migliorando la loro autostima, fiducia e benessere emotivo. Gli insegnanti formati nelle life skills, infine,  sono in grado di supportare gli studenti nell’affrontare le sfide quotidiane e i momenti difficili che possono incontrare durante il percorso di apprendimento e crescita. Sono in grado di insegnare strategie di resilienza, gestione dello stress e risoluzione dei problemi, aiutando gli studenti a sviluppare la capacità di affrontare le sfide con determinazione e fiducia. Le life skills come la collaborazione, la comunicazione efficace e la leadership sono essenziali per il successo in ogni ambito della vita. Gli insegnanti formati in queste abilità sono in grado di promuoverle attivamente nelle loro lezioni, incoraggiando la partecipazione attiva, il lavoro di squadra e lo scambio di idee tra gli studenti.

DANIELA: ”sì, ritengo che gli insegnanti debbano essere a loro volta formati nell’acquisizione delle life skills perchè la gestione della classe, specie in contesto pluriculturale, è complessa e richiede all’insegnante la capacità di gestire un gruppo, guidarlo a conclusioni condivise, mantenendo una comunicazione neutra e non direttiva, anche quando è necessario accogliere e gestire gli interventi polemici o distruttivi. Soprattutto perchè credo che le life skills possano essere trasmesse attraverso l’esempio dell’insegnante, ma questo non può avvenire se l’insegnante, per primo, non sa come gestire un gruppo, come attuare una comunicazione efficace, come  creare un clima collaborativo, aperto e inclusivo, o non è capace di un ascolto empatico. 

 FABIO: … sarebbe importante e prezioso un investimento in termini di formazione delle life skills dei docenti, così da renderci tutti migliori in questa grande e bella fatica che è cercare di tirare fuori il meglio dalle persone che da noi bussano per fare un piccolo pezzo di strada assieme.”

 

5) SE SÌ, IN CHE MODO?

LUIGI: Formando gli insegnanti tramite operatori con una formazione specifica o anche tramite manuali e guide dedicati.

LAURA:

  • Attraverso programmi di formazione specifici che integrano corsi sulle life skills nel loro sviluppo professionale.
  • Workshop e seminari che affrontano temi come la comunicazione efficace, la gestione dello stress, la leadership, e così via.
  • Mentoring e supporto da parte di esperti o coach specializzati nell’ambito delle life skills.

 

(a cura di Maria Grazia Turra)