Saperi in Rete

Seguici sui nostri canali

Viaggio al centro della “Competenza”: cinque tracce sul secondo livello

 

 

 

1. Corsi e ricorsi storici

Nel percorso a ritroso che ci conduce dalla nascita della scuola serale, frutto del riformismo liberare nel nascente Stato unitario, e approda ai recenti piani strategici delle Agende europee  evidenziamo il ruolo centrale affidato al livello di istruzione della popolazione adulta come indicatore dello stato di salute di un Paese, della sua capacità di innovarsi, di progettare e investire sul capitale umano.

La riorganizzazione del sistema di Istruzione degli adulti, normata dal DPR 29/10/2012 n.26, nasce dunque dall’esigenza di un adeguamento agli standard europei di istruzione media-superiore nonché dalla necessità di predisporre interventi formativi integrati, inclusivi e flessibili, prevedendo un rientro formativo, per scongiurare il rischio della dispersione scolastica e della dequalificazione delle competenze.
L’apprendimento permanente viene inquadrato come priorità essenziale per l’occupazione, l’agire efficace in campo economico e la completa partecipazione alla vita sociale.

Normativa di riferimento

Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento (Art. 11, comma 10, del D.P.R 263/2012) del 2015 e gli Allegati alle Linee guida

Decreto Interministeriale MIUR – MEF del 12 marzo 2015 recante le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, pubblicato in data 8 giugno 2015, sulla Gazzetta Ufficiale S.G. n. 130 – Suppl. Ord. n. 266.

D.P.R del 29 ottobre 2012 n. 263 “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – n. 47 del 25 febbraio 2013”

Decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112 ha previsto la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali

 

2. Il Caleidoscopio

Nel composito universo dell’Istruzione degli adulti evidenziamo la compagine del secondo livello, con caratteri distintivi per organizzazione e struttura, ma con finalità formative comuni, ancorate ai principi di inclusività e autopromozione.

I percorsi formativi di secondo livello sono articolati infatti articolati in tre periodi didattici, in cui si collocano tutte le attività istituzionalizzate e finalizzate al conseguimento del titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado.

Un punto di partenza ineludibile nell’analisi dell’istruzione di secondo livello consiste nella considerazione della sua complessità; siamo in presenza di un «caleidoscopio» di dimensioni tale da definire una pluralità di situazioni di apprendimento, di variabili soggettive, di individualità. In queste mescolanze inedite di età, professioni, esperienze, provenienze i colori creano ordini di visioni frammentate, mescolanze e sovrapposizioni per restituire un disegno nuovo e imprevedibile

 

 

3. Il luogo del possibile

Per adulti e giovani adulti la scuola si configura come luogo del possibile, perché aule e laboratori divengono spazi fondativi di apprendimenti, esperienze, scoperte intellettuali e umanissime relazioni.

La rinnovata organizzazione didattica per gruppi di livello, recepita dalla normativa, permette di superare la tradizionale suddivisione degli studenti in classi e richiama alla necessità di assicurare a tutti l’equità delle opportunità formative che il modello pluralistico garantisce sovente solo nella forma.

La dimensione collettiva dell’apprendere, del “noi”, come identità multipla ha contribuito a determinare una cultura dell’accoglienza, a costituire un autentico sistema integrato, in cui la scuola diventa uno spazio realmente aperto e promuove l’equità delle opportunità formative

La personalizzazione è intesa come riconoscimento del bagaglio formativo, delle competenze formali, informali e non formali acquisite in altri contesti nell’ottica della promozione e la garanzia del successo formativo.

 

 

4. L’uso strategico del tempo

I percorsi di istruzione di secondo livello prevedono un monte ore complessivo obbligatorio pari al 70% di quello previsto dai suddetti ordinamenti, con riferimento all’area di istruzione generale e alle singole aree di indirizzo. L’uso strategico del tempo, determinato da una rimodulazione oraria, è finalizzato alla costruzione di situazioni di apprendimento attive e significative, fondate sul senso di auto-efficacia, per un sicuro successo formativo.

Per l’allievo adulto, già professionalmente attivo, risulta necessario ottimizzare la gestione delle risorse e del tempo disponibile per la formazione, usando le potenzialità e gli strumenti offerti dalle TIC.

La fruizione a distanza favorisce concretamente la personalizzazione del percorso di istruzione, promuovendo forme aperte, reticolari e democratiche di conoscenza. Il nuovo sistema di istruzione di secondo livello prevede dunque che lo studente adulto possa fruire a distanza una parte del periodo didattico del percorso, in misura non superiore al 20% del monte ore complessivo

 

5. A ciascuno il “suo”

Nelle istituzioni di secondo livello, la personalizzazione del percorso di studio viene esplicitata e formalizzata in un Patto formativo individuale, che rappresenta un contratto condiviso, un’assunzione di responsabilità reciproca. Ciascuno studente adulto compartecipa alla definizione del suo iter di apprendimento, strutturato e documentato in un piano di studi personalizzato (PSP). L’accettazione congiunta del progetto formativo comporta l’impegno per ciascun soggetto coinvolto a contribuire concretamente al perseguimento di obiettivi precipui e finalità condivise.

 

Fiorella Di Donato – Redattrice giorgimi.edu.it

SCARICA LA Scheda 1 – #SecondoLivello: Viaggio al centro della competenza